Fallimenti - Lapis, n.4
Il successo non è mai definitivo, il fallimento non è mai fatale; è il coraggio di continuare che conta (Winston Churchill)
Cara lettrice, caro lettore di questa newsletter,
per prima cosa ti ringrazio per la fiducia e per la lunga attesa di questo nuovo numero di Lapis.
Tempo fa mi ha colpito un Reel di
su Instagram e ho continuato a ragionarci. Francesco racconta il curriculum dei suoi fallimenti.Quanto influiscono i fallimenti sulla nostra crescita personale e professionale? Sicuramente tantissimo! I fallimenti, più che i successi, raccontano chi siamo.
A proposito di fallimenti, te ne racconto due dei miei:
Ti ricordi di Clubhouse? Io e 3 colleghe avevamo creato una stanza virtuale (La stanza dei linguisti) in cui approfondire temi legati alla linguistica, alla traduzione, all'interpretariato e ad aspetti che potessero interessare i freelancer che lavorano con le lingue. Durante la pandemia di Covid-19, Clubhouse, il social network “solo audio”, era stato un diversivo interessante e divertente, ma poi si è rivelato una meteora; il nostro gruppo si è disgregato e la stanza dei linguisti è stata abbandonata.
Un’altra “brillante” idea che ho avuto e che non ho mai portato a termine era di creare una pagina del mio blog dedicata ai corsi di formazione per traduttori e interpreti. Mi sembrava che potesse essere utile creare un calendario pubblico in cui inserire i tantissimi corsi di formazione dedicati al nostro settore. Non avevo ragionato bene sull’impossibilità di gestire da sola un’impresa titanica come questa! Adesso la Fédération Internationale des Traducteurs (FIT), organismo non governativo formato da oltre cento Associazioni nazionali di traduttori, interpreti e terminologi, condivide sul proprio sito un calendario sul quale vengono inseriti i corsi di formazione e aggiornamento professionale proposti dalle associazioni che ne fanno parte. Lo trovi qui e puoi aggiungerlo ai tuoi calendari su Google per averlo sempre a portata di mano.
Tutto questo discorso per dire che non voglio che questa newsletter finisca nell’elenco dei miei fallimenti. Tra i propositi per il nuovo anno c’è sicuramente l’impegno a essere più costante nello scriverla.
E adesso ti racconto i tre progetti principali che mi hanno tenuta impegnata in questi mesi (oltre al lavoro), e un omaggio a due donne straordinarie.
3 progetti ai quali ho lavorato quest’anno:
1) Il gruppo di lettura Il fior di farina
“Il fior di farina” è un gruppo di lettura ideato da me ed Eva Filoramo, due traduttrici. I libri che leggiamo insieme sono saggi o romanzi di cui ci interessa l’aspetto linguistico. Ne parliamo poi in un incontro online e, strada facendo, sui social e sul nostro canale Telegram. Per ogni libro letto pubblichiamo anche un’intervista su YouTube.
Quest’anno abbiamo letto:
L’italiano e i giovani. Come scusa? Non ti followo, a cura di Annalisa Nesi, Accademia della Crusca. Intervista a Luca Bellone, autore di uno dei saggi del volume.
Inciampi. Storie di libri, parole e scaffali, Italo Svevo Edizioni.
Intervista all’autore Marco Filoni.La signora Dalloway di Virginia Woolf nell’ultima traduzione di Anna Nadotti per Einaudi. Intervista ad Anna Nadotti.
Lessico famigliare di Natalia Ginzburg, Einaudi. Intervista al Prof. Domenico Scarpa.
Lezioni americane di Italo Calvino, Mondadori. Intervista allo scrittore Andrea Tarabbia.
Il libro in lettura in questo periodo è invece In altre parole. Dizionario minimo di diversità, di Fabrizio Acanfora per effequ. Con questo saggio torniamo a parlare di linguaggio inclusivo. Si tratta di un dizionario che però non vuole dare una semplice definizione di una serie di parole, ma vuole descrivere le conseguenze che un certo linguaggio ha sulla visione della diversità.
2) Il tempo di un caffè
Quest’anno io, Eva Filoramo ed Emma Lenzi, tutte traduttrici, ci siamo divertite a proporre un appuntamento fisso il lunedì mattina alle 10:00 per prendere un caffè insieme, in diretta Instagram, intervistando colleghe e colleghi, oppure persone che si occupano di altro rispetto alla traduzione, ma che possono darci spunti utili per il benessere e l’equilibrio vita-lavoro.
Dopo 2 stagioni di interviste davvero interessanti, abbiamo deciso di trasformare questo format in un videopodcast che trasmetteremo su YouTube. L’episodio zero è fissato per lunedì 15 gennaio 2024. Non perdertelo!
Se vuoi, puoi già iscriverti al canale (qui).
3) Il mio negozio online
L’ultimo progetto realizzato in ordine di tempo è il mio negozio online. Era da tantissimo tempo che avevo in mente di creare alcuni prodotti legati al mondo della traduzione. La grafica e il disegno sono sempre stati tra le mie passioni: mi diverto molto a creare immagini digitali per i miei post, a scegliere e abbinare i colori e le font, a selezionare carte di vari pesi, sfumature e texture.
Negli ultimi tempi, poiché tante delle nostre attività si svolgono online, sentivo la necessità di decorare lo sfondo dei miei video (che fossero per una riunione su Zoom, un webinar o la registrazione di un Reel) con delle immagini che parlassero del mio lavoro, e così ho creato dei poster, che poi ho trasformato anche in quaderni, sticker e segnalibri.
Un modesto e doveroso omaggio:
Vorrei rendere omaggio a due donne straordinarie di cui si è parlato molto di recente:
Margherita Botto
Recentemente è scomparsa una grande traduttrice, Margherita Botto. Non la conoscevo personalmente, ma mi è capitato di leggere diverse testimonianze di colleghi e colleghe che ne hanno evidenziato la bravura, l’intelligenza vivace, la grande cultura e la sensibilità.
Insegnante di Lingua e Letteratura francese in varie università, ha tradotto numerosi capolavori della letteratura francese.
Einaudi, la casa editrice per cui lavorava, le ha dedicato un bellissimo ricordo con una selezione degli incipit più famosi delle sue traduzioni.
Vale la pena di recuperare anche un’intervista del 2017 sulla Rivista Tradurre intitolata “Il belletto e la cave à liqueurs”. Si parla delle vicende editoriali del Conte di Montecristo e della fucina della traduttrice, ossia il metodo pratico utilizzato per tradurre Dumas, ma anche Stendhal. È sempre affascinante e per nulla scontato scoprire come lavorano i traduttori e, in particolare, in questo caso, una grande traduttrice.
Patrizia Cavalli
È disponibile su Raiplay il documentario “Le mie poesie non cambieranno il mondo” di Annalena Benini e Francesco Piccolo, uscito al cinema a settembre 2023.
Poeta, scrittrice e anche traduttrice di varie opere per il teatro (in particolare ha tradotto Shakespeare, Oscar Wilde e Molière), Patrizia Cavalli racconta la sua vita, le sue poesie e le sue amicizie in modo molto ironico, ma anche profondo.
Cosa non devo fare
per togliermi di torno
la mia nemica mente:
ostilità perenne
alla felice colpa di esser quel che sono,
il mio felice niente.Patrizia Cavalli, Vita meravigliosa
Dimenticavo…
AITI, l’Associazione Italiana Interpreti e Traduttori, ha pubblicato un sondaggio rivolto a traduttori e traduttrici che lavorano da e/o verso la lingua italiana (non è necessario essere soci AITI per rispondere). Si tratta di un’indagine sul mercato dei traduttori e degli interpreti 2023. L’obiettivo è ricavare informazioni importanti e dati significativi sullo stato del nostro settore professionale e sulla sua evoluzione in questi ultimi anni.
Questo è il link al sondaggio: https://sdvmarketing2.limequery.com/426251?lang=it
Se lavori come traduttrice o traduttore, ti invito a compilarlo. Saranno necessari 10-20 minuti, a seconda delle tue qualifiche. Il sondaggio è completamente anonimo e il link resterà attivo fino al 7 gennaio 2024, quindi non attendere oltre per la compilazione.
I dati ricavati verranno pubblicati sul sito di AITI che ne darà tempestiva diffusione attraverso i suoi mezzi di comunicazione – non vedo l’ora di leggere i risultati!
Grazie 🙏
Grazie di essere qui e di aver letto Lapis fino in fondo!
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A presto,
Pilar
Condivido, non esistono successi senza fallimenti. La cosa più difficile è in realtà capirlo e rimanere costante nel nostro obiettivo. Da ricordare che chi fallisce e ci riprova e non molla mai ha molta più probabilità di raggiungerlo di chi non agisce per nulla. Se uno smette di provarci, più che un fallimento io lo chiamerei un abbandono 🤗